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ANTONIO
Sul precipizio della follia, restano soltanto alcuni fossili neri, minerali preistorici che raccontano improbabili dottrine, tramandate dal tempo, la cui essenza svanirà nel nulla.
L'uomo è mio fratello e il mondo è il mio paese, e io non percepisco tempo e spazio, e sono luce. E la luce brilla, illumina il passo, mentre piccole sfere danzanti sono al mio fianco.
Vedo porte intorno con seducenti spiragli, e saluto chi quelle porte ha cercato di aprirle, con l'impazienza di chi non può più stare al buio.
Saluto chi disegna i giorni, la sua solitudine e i cavalli senza briglie, chi se ne va lontano.
Saluto la follia, la tua, la mia.