la pena
LA PENA
La pena che provo per l'essere immondo e' ansia e miseria per l’anima mia.
L’immondo è colui che ruba a se stesso, non vive la vita e rinuncia al suo sogno.
S’incendia l’orrore che brucia l’orgoglio, implode la rabbia e si taglia il rumore.
E non sgorga più sangue, non sgorga più amore, non sgorga che niente sulla strana pazzia.
La musica irrompe suonando al dolore, alla pena di chi non sa d'essere e ardire, di chi urla al futuro e implora una vita.
E’ la pena che provo per chi sopravvive.
La pena è una pena, malinconica madre, fa incetta di vita ed e' pura visione, struttura il disegno e colora il profondo,
rivive nel sogno in un mondo imperfetto.
La pena è dolore, ed è pianto.
La pena è un progetto.