l' apocalisse
l'Apocalisse
Scivolando sul dolore, tra l'ansia del dire e il dovere del fare, mi aggrappo alla materia, dando inizio al mio volo. Giù, dentro il colore, e nei mondi vietati, tra le plastiche forme e i toni sedotti, che sussurrano piano le soluzioni.
Come abile guida io le impongo il tragitto, e la sua libertà col solitario regista che cospira di percorsi ideali, la comune speranza, le intuizioni geniali.
Nella notte dei giorni, tra quei rami nervosi, nelle anime in pena che vanno salvate, nel silenzio assordante di quel mondo che scorre e si muove da fermo. Qui tutto è il contrario di tutto, c’è l'inizio che abbraccia la fine, e l'alfa e l'omega hanno solo un padrone.
Ora un piccolo uomo passa accanto per caso, ha negli occhi le schegge di una vita sprecata, e il furore di quella che non ha mai tentato. Questo piccolo uomo è il più ricco che c'è, di emozioni sopite e di strade sbagliate, di occasioni fallite che non fanno la storia.
Quel passante per caso, si fa il viaggio con me.