CATARSI

 Ed è catarsi, le porte colorate, gli stati emozionali, la virtuale dimensione ultraterrena.

Gli elaborati e le loro intensità, le surreali architetture di un limbo astratto, punto d’ingresso del panorama onirico.

E’ catarsi, nella perdita di gravità che distacca dal terreno, nel varco d’accesso che lascia la materia, e tutto ciò che è materiale.         Il viaggio è introspettivo, leggero e intimo, intenso, un volo sul dolore tra i percorsi impervi della vita, sui ricordi.

Passando per gli strati dell’anima ho perlustrato i livelli emozionali, le insicurezze, mi son cercato dentro le finite angosce, ho proposto pace alle paure.

E’ un percorso che va fatto in solitario, nel silenzio di una sera, nel rumore di una vita, nell’ inizio, nella fine.

Tutto coincide, il rumore nel silenzio, e la stasi e il movimento, l’assordante quiete di quel posto dove ogni cosa appare immobile.     Mi ritrovo.

Tutto è il contrario di tutto, l’alfa è l’omega, la vita, la morte, e l’inizio è pure la fine. La gravità mi abbandona, e le forze ultraterrene sono come primordiali, ma l’armonia è di luce, e la speranza prende forma nella forma del tuo credo, e io rinasco.                                E’ catarsi.