Parigi
PARIGI
E tu anima, irta sotto tetti d'acqua maculati di pioggia fitta e soave che suona di stagno le grondaie, mi racconti di dignità imperiali.
Anima mia, che nell'odore dei bistrot parli alla notte, e disegni contorni e suoni, e quelle immagini antiche di bordi sfumati tra baveri alzati.
Nelle infinite sfumature dell'essere, del pensare e dell'amare, il vento solleva le polveri, e i fumi di nebbia e di carbone
dentro il colore della notte vestono pizzo e falde d'abito.
Corpi di donna scivolano tra pingui calici , e la magia si attacca su di te come colore su tela ruvida,
mentre foglie sospese parlano in versi e scrivono poesie, dedicate a te , anima mia.